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DAL 12 MAGGIO AL CINEMA
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DAL 12 MAGGIO AL CINEMA
“Salomé” è il più controverso lavoro di Oscar Wilde. Questa brillante storia di lussuria, avidità e vendetta, racconta la leggenda del Re Erode, del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé, innamorata, a sua volta, di Giovanni Battista. Attraverso una libera sperimentazione tra cinema e teatro, Al Pacino filma e racconta un’ossessione personale: con “Wilde Salomé” riprende i preparativi, le prove e la messa in scena di questa affascinante e controversa opera teatrale, e parallelamente cerca di costruire un quadro completo del noto scrittore irlandese, sia come persona che come artista. Per farlo, si reca nel deserto del Mojave, in Irlanda e nel Regno Unito, facendosi aiutare da alcune guest star come Gore Vidal e Bono Vox, pronti a discutere di Wilde e della sua opera più scandalosa…
“Salomé” è il più controverso lavoro di Oscar Wilde: a seguito dello scandalo da cui fu investito il suo autore, ne fu proibita la rappresentazione nella Londra di fine XIX secolo. Questa brillante storia di lussuria, avidità e vendetta, racconta la leggenda del Re Erode, del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé che, a sua volta, si innamora di Giovanni Battista.
L’adattamento di Wilde ha generato svariate trasposizioni artistiche, inclusa un’opera di Richard Strauss, e ha influenzato il lavoro di grandi musicisti tra cui Nick Cave e gli U2.
Al Pacino, con “Wilde Salomé”, porta al cinema la propria versione teatrale di questa controversa opera, e a tal proposito dichiara: «“Wilde Salomé” è un esperimento, è il mio tentativo di fondere l’opera teatrale e il cinema. I due linguaggi possono quasi stridere, essere in contrasto tra loro, la mia speranza è di averli amalgamati al meglio. Fare in modo che questo ibrido funzioni è stato il mio obiettivo: unire tutta la qualità fotografica del cinema a quell’essenza dell’acting che è propria del teatro».
“Wilde Salomé” è quasi, come lo descrive Al Pacino, un “collage di un film”: rappresenta la fatica, le difficoltà, gli alti e bassi che ha incontrato per mettere in scena un capolavoro scritto da uno dei geni letterari del XX secolo, Oscar Wilde.
Pacino descrive le difficoltà e i problemi derivati dalla doppia sfida di mettere in scena il dramma a Los Angeles e di partecipare alla scoperta di una nuova stella, Jessica Chastain, nel ruolo di Salomé. Tenta anche, con grande impegno, di comprendere il bisogno, la necessità di Oscar Wilde, di esprimere qualcosa di assolutamente diverso rispetto a quanto scritto fino a quel momento; soprattutto, cerca di portare sul grande schermo un insolito e sorprendente viaggio dentro il cuore e l’anima del grande capolavoro dello scrittore britannico.
A vent’anni da “Looking for Richard”, Al Pacino prende nuovamente per mano lo spettatore, accompagnandolo in un viaggio di ricerca, questa volta non solo per scoprire tutte le sfaccettature dell’opera e del suo personaggio principale, l’obiettivo è andare oltre, incontrare Wilde e allo stesso tempo mostrare sé stesso. A tal proposito Pacino afferma: «Salomé è un lavoro che conosco molto bene. So di non poterla affrontare soltanto come un dramma teatrale, non catturerebbe del tutto ciò che penso dell’opera, per questo ho voluto farne un film. Ho pensato a un progetto in cui s’intrecciano la vita di Wilde, la vita del dramma e la mia vita alle prese con la sua realizzazione».
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